Mentoplastica (chirurgia del mento)
Esiste un gruppo di pazienti in cui la rinoplastica può non essere sufficiente per ottenere una linea del profilo armonica poiché il mento risulta troppo arretrato.
Questo potrebbe presupporre una riduzione nasale molto marcata per uguagliare la linea del mento, ma è una concezione sbagliata.
l’ideale in questi casi è studiare molto bene il profilo del paziente: la proiezione della punta del naso deve essere lievemente più avanti di quella del mento e se questo è molto indietro, nel piano operatorio bisognerà prevedere la collocazione o di una protesi nel mento o di tessuto adiposo (lipofilling).
Si tratta di un intervento relativamente semplice che si realizza approfittando dell’anestesia generale durante la rinoplastica, mentre nei casi in cui è necessario unicamente aumentare il mento senza toccare il naso sarà sufficiente un’anestesia locale con sedazione.
All’interno della bocca, dietro il labbro inferiore, si fanno due incisioni laterali di circa due o tre centimetri, da qui si va a contatto dell’osso.
Le protesi sono di silicone. Si tratta di un materiale solido ma allo stesso tempo flessibile e malleabile quindi il chirurgo può modellarlo durante l’intervento per renderlo il più fedele possibile alla forma desiderata.
Dopo aver chiuso le incisioni mediante punti di sutura riassorbibili generalmente si prescrivono antibiotici e antinfiammatori per una settimana. Trascorso questo tempo benché possa persistere un po’ di infiammazione, il paziente generalmente ha un aspetto normale che gli permette di realizzare le sue attività abituali senza problemi.